Estate 2017, tanti giorni in Sicilia, l’ennesimo viaggio in questa terra che ogni volta mi sorprende, mi riempie gli occhi, il cuore e la pancia come la prima volta.
Quest’anno però ho deciso e l’ho fatto, complice l’invito a portare un’opera del mio compagno a Comitini vicino Favara… coincidenza, fortuna, era destino… (fate voi!!), sono andata a vedere la FARM.
Dopo anni di ammirazione e coinvolgimento totale nei confronti di questo progetto, dopo infiniti LIKE su Facebook, cuoricini su Instagram, articoli, foto, opere viste solo via web, ecco che ho avuto il privilegio di vederla dal vivo questa meraviglia! Si perché, senza esagerazione, trattasi di meraviglia… da quando esiste la FARM CULTURAL PARK, Favara, paesone non proprio bellissimo, è diventata famosa, ricercata, cliccata e soprattutto visitata da gente di tutto il mondo che ci arriva per guardare e respirare arte, cultura, architettura, suoni, odori, mostre, installazioni, curiosità. Ma anche per essere dentro ad uno dei pochi e riuscitissimi progetti di rigenerazione urbana in Italia, un vero e proprio distretto culturale. Un centro di architettura contemporanea in cui artisti, designer, architetti si muovono aprendo la speranza a tanti borghi, paesini e centri storici abbandonati, in cui abusivismo e scarsa manutenzione la fanno da padrone, di aprirsi al mondo con la loro bellezza.
Gli occhi si riempiono di stupore e la speranza che la bellezza salverà il mondo diventa una certezza.
Poi il viaggio è continuato… destinazione Favignana… altra bella storia!