Un uomo che viaggia è un uomo fortunato perché può conoscere altre culture, assaporare cibi diversi e scoprire nuovi orizzonti.
Per chi ama viaggiare, Israele rappresenta senza dubbio una meta molto interessante. A me è capitato recentemente di visitare due delle città più attraenti di questo paese: Tel Aviv e Gerusalemme. Due città molto diverse tra loro, ma unite dall’amore dei loro cittadini per la propria terra.
Tel aviv è una città in continuo movimento, sempre connessa, famosa non solo per i moltissimi edifici in stile Bauhaus, ma anche per la bellezza del suo lungomare, per le sue spiagge di sabbia chiara e fine, per il suo skyline di grattacieli di ultima generazione.
Si rimane incantati a osservare un lungomare tenuto così pulito e in ordine, attrezzato con panchine dove riposare o leggere, con gazebo contenenti attrezzi per svolgere attività sportiva, con campi da beach volley illuminati tutta la notte, ed il tutto gratuito e a disposizione dei cittadini. Ti fermi e pensi…è fantastico!!
E poi tutti in spiaggia, tutti a correre, in bicicletta, in skate, a giocare a pallone o a nuotare, fare surf o esercitarsi con gli attrezzi, a qualsiasi ora del giorno e fino a tarda sera. E’ interessante vedere come il tenersi in forma fisica sia parte integrante della cultura di un popolo.
Con un servizio di bus di linea da Tel Aviv si raggiunge Gerusalemme in meno di un’ora. Gerusalemme ti conquista con la sua storia e la sua bellezza, un luogo che racchiude così tanti simboli sacri per così tante persone di fedi diverse in tutto il mondo.
Gerusalemme è camminare per ore dentro le mura della città vecchia, e perdersi nei suoi vicoli carichi di storia e di santità, passando da un quartiere religioso all’altro, incontrando le molte culture e fedi che, nel corso dei secoli, sono riuscite a trovare un equilibrio che gli permettesse di condividere lo stesso spazio. Questa è una città simbolo da sempre, di cui non si può non ammirare la capacità di aver attraversato i secoli ed essere stata oggetto di desiderio e di conquista di così tante diverse civiltà.
[Gisella]